Quante coniugazioni hanno i verbi particolari?
In questa lezione di grammatica voglio parlarvi dei verbi particolari (o come giustamente dice una mia studentessa: i verbi DIFFICILI!) e spiegarvi meglio le loro due coniugazioni.
Innanzitutto voglio ripetere quali sono i verbi che io chiamo particolari: piacere, mancare, bastare, servire, occorrere e importare.
In molte lezioni online ho parlato di questi verbi, ma è giusto fare una precisazione: tutti questi verbi hanno DUE coniugazioni.
Vediamo meglio quali sono e come si formano.
Prenderemo come esempio il verbo piacere, che è sicuramente il più importante tra tutti.
Anche gli altri verbi particolari, comunque, rispettano le stesse regole che io sto per spiegarvi qui con il verbo piacere.
PIACERE
Il verbo piacere è un verbo intransitivo (risponde alle domande “chi?”, “che cosa”) e può essere usato in due modi differenti (per questo abbiamo due coniugazioni).
Il primo uso è quello impersonale (2 sole coniugazioni: piace - piacciono), oppure personale (una coniugazione per ogni soggetto: io piaccio, tu piaci, lui/lei piace, ecc…). Questo verbo può anche essere riflessivo, ma per non creare troppa confusione, parleremo in futuro di questa ulteriore forma.
Quando parliamo dell'uso IMPERSONALE del verbo piacere, il soggetto della frase è “quello che piace”, mentre la persona che esprime questa sensazione di piacere è l’oggetto indiretto (o complemento di termine).
Es: mi PIACE l’Italia / l’Italia mi PIACE
La parola Italia è il vero soggetto della frase e può essere all’inizio o alla fine della frase, mentre io (che esprimo il piacere) sono il complemento di termine, perché esprimo questa sensazione, ma non sono io a piacere.
La persona che esprime la sensazione di piacere è introdotta dai pronomi MI, A ME oppure dalla preposizione A + il nome della persona.
Es: A Luca piace Sara / A LUI piace Sara / GLI piace Sara
(he likes her)
Il verbo è sempre coniugato alla terza persona singolare o plurale in accordo con il soggetto (piace - piacciono).
Per quanto riguarda la forma PERSONALE del verbo PIACERE, invece, il soggetto è la persona che piace e quindi il verbo è coniugato in tutte le persone e l’oggetto indiretto è la persona che esprime la preferenza.
Es: io PIACCIO a Laura / A Laura PIACCIO / Le PIACCIO
(she likes me)
Per quanto riguarda la forma del passato prossimo e tutte le altre forme composte, questo verbo ha sempre bisogno dell’ausiliare essere in entrambe le forme.
E’ tutto chiaro?
Se hai ancora dubbi o vuoi praticare con queste due forme del verbo piacere e con tutti gli altri verbi particolari, non esitare a dirmelo e ti aiuterò a capire meglio questo difficile argomento di grammatica.